Ho studiato materie bellissime come "storia del cinema", "filmologia", "drammatugia", "scienze della comunicazione"... e così non sono più riuscita a staccarmene, neanche dopo essere diventata "dottoressa".
Il titolo della mia tesi di laurea è stato "Rear Window ed il voyeurismo in Alfred Hitchcock" e tale lavoro, a suo tempo, piacque molto, tanto da ispirare un corso monografico all'interno dell'insegnamento "Storia dlle teorie del cinema", della professoressa Lucilla Albano, moglie di Giuseppe Bertolucci.
| Io, il giorno della mia laurea ,15 novembre 2001 |
Una volta fuori da "Roma3", ero determinata a far tesoro di questo studio e, mentre cercavo una strada, mi contattò l'università per stranieri "Lorenzo de Medici"
http://www.ldminstitute.com/en/main/home/ . Mi chiedevano di insegnare "Storia del cinema italiano" ed io, rilanciando, proposi la mia materia... Approvata! E nacque così il corso "The spectator experience", poi accompagnato da "Italian society trough the cinema".
Esperienza grandiosa: raccontare a ragazzi americani la storia del nostro Paese attraverso la 7° arte, insegnargli a guardare le pellicole con occhi differenti per poi ricevere, ancora oggi, mail dagli States in cui ti chiedono che film andare a vedere.
Ho insegnato, certo, ma ho anche imparato: una finestra sul mondo. Come si dice in spagnolo "¡He cruzado el charco!", cioè ho scavalcato l'oceano. Ho visto differenti modi di vivere e di studiare; approcci al quotidiano diversi da quelli a cui ero abituata.
Una mentalità più "semplice" quella americana: più tecnica, più legata al concetto "causa-effetto". Prima l'approccio pratico alla materia poi, se si vuole, si possono approfondire la storia e la filosonia che vi girano attorno.
Io ho spiegato ai miei studenti come costruire un personaggio per creare empatia, simpatia o antipatia. Ho illustrato loro perchè parteggiamo tutti per il terribile "Hannibal the Cannibal" in "The silence of the lambs" e perchè ci piaccia tanto andare al cinema.
Ho cucinato per loro la "carbonara" ed i "salti in bocca", sono stata ospite d'onore alle loro feste ed in Messico, a casa di una mia alunna.
Ho provato a diffondere il valore della lettura e, in un caso, sono certa di esserci riuscita.
![]() |
| Con alcuni ragazzi, in gita in Abruzzo |
La seduzione del lavoro fisso mi ha sottratto a tutto questo.
"The show must go on", per la scuola senza di me e per me senza i miei alunni d'oltreoceano, ma li porto tutti nel cuore e ho imparato che insegnare non è rempire un secchio, ma accendere un fuoco.
"The show must go on", per la scuola senza di me e per me senza i miei alunni d'oltreoceano, ma li porto tutti nel cuore e ho imparato che insegnare non è rempire un secchio, ma accendere un fuoco.
Alcune delle mie lezioni:











