Giornalista professionista

Giornalista professionista
VANESSA QUINTO, GIORNALISTA PROFESSIONISTA. Redattore del Coordinamento del Tg1.

martedì 19 gennaio 2021

Il Friuli Venezia Giulia non è il Friuli

Questa è una delle tantissime cose che ho imparato nei mesi a Trieste. 

E' stata la lezione n° 1: "Non dire mai Friuli se intendi la regione". 

Sotto questa "punta", ho scoperto un iceberg infinito di storia, avvenimenti, popoli, idee ed ideologie, lingue e paesaggi a me sconosciuti.

E' stata un' esperienza grandiosa. Ho imparato tanto sia professionalmente, sia riguardo ad un territorio unico ed affascinante.



I colleghi mi  hanno accolto in modo straordinario e mi hanno messo in condizioni di lavorare tanto e bene.

Un gruppo bellissimo e mi son sentita parte della squadra.

Da quando son tornata a Roma, mi manca tanto uscire con i colleghi delle immagini per scoprire luoghi e raccontare storie; mangiare in ristoranti tipici e sentirmi salutare con "mandi". 

Dal mare alle Alpi Giulie in poco tempo, dall'Italia alla Sloveni in una pausa pranzo. Che mesi meravigliosi...

Ho raccontato di tutto: dallo sport a drammatiche notizie di cronaca, dal problema dell'immigrazione alle feste ferragostane... ambiente, colore, politica, economia... perché nei telegiornali regionali non ci son le redazioni tematiche e se, da un lato, questo non consente una specializzazione, per me era una giostra di emozioni e lezioni da vivere. Una fonte inesauribile di stimoli.  


Ora sono a Roma, al Tg1, nella redazione coordinamento: l'avamposto della messa inonda; il luogo dell'ordine e della organizzazione, cuore pulsante del telegiornale dove ciò che fa la differenza è la capacità di controllare ogni passaggio e non l'estro creativo o la capacità di narrativa.

Non credo di essere la persona giusta al posto giusto. Agli occhi di tutti è un incarco di gran prestigio. Io mi sento più o meno così:


Però devo anche considerare che ho ottenuto ciò per cui ho lottato da sempre: ho coronato un sogno. Sono una privilegiata ed il fatto di non coprire, attualmente, un incarico in cui riconoscermi non deve diventare un problema, ma esser vissuto come un ulteriore passaggio di questa mia tortuosa crescita professionale. 

lunedì 4 gennaio 2021

Tutto arriva a chi sa attendere...


 ...O, quantomeno, per la mia professione è stato così: dopo 8 anni dall'esame di Stato, passati lavorando  al sito del Tg1 (e ben 18 in Rai), è finalmente giunto l'agognato contratto giornalistico

Il mitico ARTICOLO 1 

Questo traguardo è arrivato dopo un selezione interna volta a novare i tanti giornalisti professionisti che, in azienda, già svolgevano lavoro giornalistico, ma sotto altre forme contrattuali.

Un sogno avverato. Un dono giunto proprio il 30 giugno: il giorno del compleanno di papà che, son certa, sarebbe stato il più felice di tutti, davanti a questa notizia.

I giorni dopo l'uscita dei nomi dei vincitori son stati rocamboleschi: l'azienda chiedeva la disponibilità a trasferirsi per l'estate in una sede regionale. In caso di accordo: firma del contratto l'8 luglio e trasferimento il 10, per due mesi, nella regione di assegnazione. In caso contrario, il contratto sarebbe arrivato ad ottobre.

             Tanti i pensieri:              "Partire, non partire? E poi per dove?"

         

Ma sì: meglio firmare subito e poi l'esperienza in un telegiornale potrebbe essere formativa... l'accordo prevede che da metà settembre ognuno ritorni dove ha maturato il contratto... 

Ti pare che poi mi ritrovo a far servizi per il Tg1 senza aver maturato prima un po' di esperienza?

Vabbè ma dove vado? Come si fa con due bambini...?

Però potrei conoscere un territorio... Ok, si va: chiedo Pescara che è vicina, facile da raggiungere ed i bambini possono stare in spiaggia... Bene: deciso."

Giunge una risposta inaspettata: "Pescara è già stata assegnata a colleghi più anziani. Puoi scegliere tra Trieste, Campobasso, Potenza e Cosenza". 




Ero sul punto di desistere quando mio marito, mia madre e mio fratello, mi fanno notare l'importanza di prendere al volo l'occasione, alleggerendomi da tante paure. Per mio fratello non è un periodo facile: la sua famiglia sta attraversando un momento drammatico, ma nonostante questo mi spinge ad andare. Lo apprezzo immensamente e questo mi incoraggia.

Mia madre si offre di venire per aiutarmi con i bambini e mio marito ottiene lo smart working in 8 ore. Allora si va!

Trieste è stupenda e tutti noi, papà compreso, avevamo sempre desiderato visitarla: mi propongo. Qualche giorno di silenzio da parte della Rai e poi, il 7 luglio, la risposta: "Accordata la sede del Friuli Venezia Giulia, domani la firma, dopodomani la partenza".   GULP! 


E la casa? Le valigie? Il viaggio. Tutto superabile e tutto organizzato in poche ore. Ho persino trovato una casa stupenda, adatta alle nostre esigenze e vicino la sede di lavoro 💖.


Trasferta sulla Sella Nevea 
Alpi Giulie al confine con la Slovenia